Il Nuovo Lupo
Quando un adolescente vittima e carnefice

"Sparami, ho ucciso i miei genitori, ho fatto una cosa orribile, sono una feccia”. Queste le parole che un adolescente ha gridato al poliziotto che stava cercando di dissuaderlo dal suicidio. 20 giorni dopo il delitto, viene arrestato un sedicenne. Portato nel carcere minorile un sedicenne, accusato di aver assassinato un tabaccaio di 72 anni, durante una rapina che ha fruttato  200 euro -. Abbiamo letto con sgomento la storia di Federico, 15 anni, che con in mano una pistola è rimasto per un paio d`ore sul cornicione del suo balcone, al sesto piano, non si sa se voleva spararsi, sparare ancora o forse buttarsi. Nell‚appartamento della sua  famiglia c`erano i corpi di mamma e papà: li aveva uccisi lui. Lui che ha solo quindici anni. Che ha due fratelli di sei e dodici: erano ancora a scuola e forse sono salvi soltanto per questo. Oggi, 21 ottobre, ho sentito che Federico è in carcere e non sta mangiando da tre giorni. Di fronte a fatti come questi ci sentiamo tutti spiazzati. L’adolescenza è un tempo della vita molto delicato e quindi estremamente importante. È l`età in cui una ragazza diventa donna ed un ragazzo matura come uomo. I cambiamenti a livello psichico e fisico sono molti ed estremamente significativi. È un tempo in cui i ragazzi fanno fatica a capire se stessi ed il mondo che li circonda, a partire dall`ambito della propria famiglia. A volte subentrano delle paure che a noi adulti possono sembrare irragionevoli, ma che per loro sono estremamente concrete. È anche il tempo dei gradi entusiasmi e dei primi amori. «Mi capita spesso di non capire ciò che succede in me. Mi sento sconcertata in questo mondo nuovo che mi si apre dinanzi e che non riesco a comprendere. Arrossisco per un nonnulla, piango con facilità. Spesso mi sento nervosa senza che ci sia motivo. Allora tutto mi dà fastidio, e mando tutti a quel paese. Mi capita anche di non sapere che cosa voglio». Giulia «A scuola piovono le punizioni. Non posso fare a meno di dimenarmi, di chiacchierare. Sono distratto, agitato, sempre in movimento. E poi mi annoio durante la scuola. A casa rispondo con insolenza. E so di dare dispiacere, e questo mi irrita ancora di più, perché anch`io ci soffro. Una situazione più stupida di così non so se ci sia! E poi... ci sono le ragazze... Sono terribilmente cambiato». Claudio. I ragazzi stanno costruendo la propria identità, cioè la persona vogliono essere da adulti. Per farlo hanno bisogno di modelli credibili, di persone coerenti, di gente ancorata a ciò che vale veramente, altrimenti restano abbagliati da mille altre proposte, da quelle più stupide a quelle più sbagliate. Non è facile per un adulto comprendere e quindi seguire questi ragazzi. I genitori si trovano generalmente in difficoltà con i propri figli. Troppo spesso si punta il dito contro le famiglie, ma questo è sicuramente sbagliato. Ci sono però degli interrogativi che dovrebbero toccarci profondamente: che tipo di società stiamo preparando per i nostri ragazzi, quali valori stiamo comunicando, quali sono le priorità della nostra vita da adulti? Quale futuro stanno costruendo  i nostri figli? Saremmo contenti se vivessero la loro vita come noi stiamo vivendo la nostra?

Rivista Il Nuovo Lupo : 2005/11

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