Il Nuovo Lupo
Un esposto in procura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Polisportiva Adige B.P., nel mese di settembre, ha inoltrato un esposto relativo agli impianti sportivi siti in Viale Olimpia.

Abbiamo contattato Marverti Michele, un responsabile della società:

D: Che cosa possiamo sapere in merito a questo esposto?

R: Questo esposto, firmato per nome della società da Peretti Renzo, è stato l’epilogo di una serie di chiarimenti indirizzati al Comune e mai soddisfatti, relativi all’uso delle attrezzature, spogliatoi e docce dell’impianto in questione.

D: In che maniera avete posto i vostri quesiti e a chi  precisamente sono stati indirizzati?

R: Le nostre lamentele sono iniziate verbalmente agli inizi del 2004 o forse prima. Poi siamo passati alla corrispondenza nel settembre ’04. Inizialmente sono state ovviamente rivolte all’Assessore allo Sport, poi estese al Sindaco,  ai Consiglieri di maggioranza e minoranza, in definitiva a tutte le forze politiche. Devo dire, per dovere di cronaca, che abbiamo sempre trovato la disponibilità di tutti sia ad incontri singoli che di concerto, anche con il Vice Sindaco. Da tutti, verbalmente, sempre buoni propositi ma di fatto nulla.

D: Precisamente quali erano le vostre richieste, così gravi da non poter essere risolte e da costringervi a rivolgervi alla Procura della Repubblica?

R: Gravi, mi scusi, non direi proprio! Penso che l’uso degli spogliatoi durante tutto l’anno, e le docce calde, non siano nulla di grave o fantascientifico. Tra le norme per la corretta gestione dello stesso, non sono certo esclusi questi “privilegi”. Analoga storia per l’utilizzo di tutte le attrezzature. Le nostre lamentele erano indirizzate in tal senso. Tra il gestore ( Pol. Libertas Lupatotina ) e il Comune c’è stato un continuo scarico  di responsabilità, con il risultato di un nulla di fatto e la decisione di rivolgersi altrove per avere chiarimenti in merito. Ricordo che l’esposto non è una denuncia, ma l’esposizione di una serie di fatti; se la Procura riterrà fondate le nostre lamentele, interverrà. Di sicuro ha già chiesto alcune informazioni in Comune, sentendo qualche impiegato dello stesso, solo per avere una situazione più chiara. Voglio chiarire, visto che spesso si parla per sentito dire, che noi non abbiamo mai pensato ad una inefficienza o negligenza di chi svolge il proprio lavoro alle dipendenze del Comune, e che spesso si trova “in mezzo  tra l’incudine e il martello”…

D: A proposito di “sentito dire”, le voci su un esposto relativo alla gara d’appalto della gestione degli impianti vi riguardano?

R: A questa domanda è doveroso fare una premessa. La nostra società era stata scelta come capogruppo di un eventuale consorzio, che avrebbe dovuto nascere dall’unione con altre tre società sportive di San Giovanni Lupatoto. Io sarei stato il rappresentante legale di questa unione. Effettivamente abbiamo richiesto un giudizio sul primo bando di concorso. Di più non posso aggiungere. Se poi anche altri si sono rivolti alla Procura, di questo non sono a conoscenza.     

D: Da tutto questo, cosa pensate di ottenere?

R: Nulla di più di quello che ci spetta, ma soprattutto che non ci si approfitti sempre della buona fede e pazienza di tutti i cittadini. Vedi la ristrutturazione degli spogliatoi, da qualche anno paventata, ma non ancora applicata, così come la costruzione di nuovi spazi per lo sport. Noi abbiamo scelto questa “protesta” che, se verrà riconosciuta, permetterà a tutte le società e singoli cittadini di sfruttare al meglio le già insufficienti strutture sportive.

Rivista Il Nuovo Lupo : 2006/2

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